06 Ottobre 2024

Che cos’è la «vita consacrata»?

Cosa vuol dire essere consacrati? Cosa significa davvero quando una persona «è consacrata»? Che cosa accomuna frati, suore, monaci, monache, e tante altre forme di «vita consacrata»?
Che cos’è la «vita consacrata»?

© Pascal Müller on Unsplash

Nella Chiesa cattolica la vita consacrata è la forma di vita dei «consacrati», cioè delle persone che dedicano tutta la loro vita a Dio e al servizio della Chiesa e dell’umanità. Si tratta perciò dei frati, suore, monaci, eremiti, consacrati di vario tipo, in tante forme e generi diversi. I consacrati desiderano essere un segno visibile della presenza di Dio nel mondo, anticipando già qui sulla terra alcuni aspetti della vita che ci attende quando saremo con Dio. Questa forma di vita «profetica» è fonte di ispirazione per molti cristiani (e non solo) e contribuisce a trasformare a poco a poco il volto dell’umanità, perché possa tornare a somigliare di più al Padre.

8 cose che accomunano tutti i consacrati

Benché le forme e le modalità possono essere fra le più diverse, ci sono alcune caratteristiche che accomunano tutti i consacrati. In particolare 8 elementi:
- anzitutto la «professione dei voti» (povertà, castità e obbedienza), che può essere fatta in forme diverse e implicare diversi tipi di impegni, ma che accomuna sostanzialmente tutti i consacrati;
- una vita di preghiera e di rapporto con Dio quotidiano e intenso (celebrata in comune e/o personalmente), in forme e «quantità» diverse a seconda del tipo di vita consacrata;
- uno stile di vita semplice e sobrio, votato al dono di sé, per Dio e per i fratelli;
- un «carisma» particolare, cioè una modalità speciale di seguire Dio, che è stata ispirata dallo Spirito Santo in maniera diversa e peculiare per ciascun gruppo di consacrati, da cui deriva una spiritualità specifica;
- un abito religioso particolare, che li distingue dal resto del popolo di Dio (ma non sempre: molte congregazioni oggi scelgono di utilizzare normali abiti laicali);
- tipicamente la scelta di non sposarsi e della continenza (cioè di non esprimere la propria sessualità e fecondità attraverso gli organi genitali), anche se ci possono essere anche forme di «sposi consacrati»;
- spesso la vita fraterna in comunità (ma anche qui ci sono delle eccezioni, come per esempio gli eremiti, le donne dell'«ordo virginum», ecc…);
- ciò che forse riassume tutto è la radicalità, cioè la scelta di ordinare tutti gli aspetti della propria vita a Dio, giungendo anche a scelte impegnative e contro-corrente (che si esprimono, anche qui, in molte forme diverse).

Com’è nata la vita consacrata?

La vita consacrata ha avuto origine nei primi secoli del cristianesimo, quando alcune persone scelsero di dedicare la loro vita interamente a Dio, vivendo in povertà e pregando in eremitaggi o in piccole comunità monastiche. Con il passare del tempo, queste comunità monastiche sono diventate sempre più numerose e hanno sviluppato regole e forme di vita specifiche. Nel corso dei secoli, la vita consacrata ha assunto diverse forme. I monaci, ad esempio, si dedicavano alla preghiera e allo studio e vivevano nei monasteri, osservando regole di clausura e di silenzio. I frati e le suore, invece, si dedicavano ad attività più esterne, come la predicazione, l’assistenza ai poveri e agli ammalati, e vivevano nei conventi (vuoi capire meglio la differenza fra monaci e frati? Qui trovi un articolo su questo!

Nel corso della storia, molti santi hanno scelto la vita consacrata, e sarebbe impossibile nominarli tutti, da sant’Antonio Abate a san Benedetto (considerati i fondatori del monachesimo), da san Francesco d’Assisi a san Domenico (iniziatori della vita dei frati), da santa Scolastica a santa Chiara d’Assisi (per le monache di clausura), e molti altri… Nel corso dei secoli, la vita consacrata ha subito diverse trasformazioni. In particolare con il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965), ad esempio, c’è stata una riforma che ha portato a un rinnovamento delle regole e delle forme di vita dei consacrati, ritornando al senso originale dei vari carismi e aprendo a nuove forme di vita consacrata più «laicale».

Quali forme di vita consacrata ci sono nella Chiesa?

È molto difficile fare un elenco esaustivo delle forme che oggi assume la vita consacrata nella chiesa cattolica. Ci sono infatti tantissime modalità diverse, e ogni forma di vita consacrata ha un carisma specifico, ovvero una missione e una spiritualità specifici che derivano dal fondatore o dalla fondatrice dell’ordine o della congregazione. Solamente a titolo esemplificativo, cercando di seguire una sorta di ordine cronologico della loro comparsa nella Chiesa (mi scuso se non cito alcune forme specifiche… scrivetemi una mail e integriamo volentieri l’elenco!):

- monaci e monache (già dal IV secolo): vivono nel silenzio dei monasteri, dedicano la loro vita alla preghiera e al lavoro, con una certa separazione dalla società (per esempio i monaci benedettini, nelle loro varie riforme, certosini, clarisse…);
- eremiti (già dal IV secolo): monaci e monache che scelgono di vivere la loro esperienza monacale in solitudine;
- vergini consacrate (ordo virginum, già dal IV secolo): donne che dedicano la loro vita a Dio e al servizio della Chiesa e degli uomini, vivendo però nelle proprie cose, con un proprio lavoro, ecc…;
- frati e suore (a partire dal XIII secolo): vivono nei conventi e in mezzo alla gente, in una vita fatta di preghiera, fraternità e servizio, dedicandosi a tante forme diverse di cura dell’umanità, come scuole, ospedali, missioni, evangelizzazione, ascolto, poveri, ecc… (se ti interessa qui trovi una pagina dove raccontiamo le molteplici attività di noi frati); sono caratterizzati dalla vita fraterna e dall’utilizzo di un abito religioso (per esempio i frati francescani, domenicani, servi di Maria, carmelitani…);
- consacrati di vari istituti (più diffusi a partire dal XVI secolo): una forma di vita molto simile agli storici ordini dei frati, ma dedicata maggiormente ad un apostolato specifico, spesso senza l’utilizzo di uno specifico abito religioso (gesuiti, salesiani, comboniani…);
- istituti secolari e società di vita apostolica (più tipici del XX secolo): si tratta di varie forme di vita maggiormente laicali e all’interno della società, dove questi cristiani desiderano vivere appieno la loro vocazione battesimale, in maniera discreta ma efficace, come il lievito nella pasta.

Oggi, la vita consacrata, nelle sue varie forme, continua a essere una scelta importante per molti cristiani che desiderano dedicare la loro vita interamente a Dio e al servizio della Chiesa e della società. Queste migliaia di uomini e donne, di ogni età, cultura ed estrazione sociale, contribuiscono a rendere più bello e umano il nostro mondo e la nostra Chiesa, e sono fonte di riferimento e ispirazione per tanti e tanti cristiani. Forse anche tu ti senti attratto/a verso una vita dove Dio sta al centro e tutto il resto è ordinato a lui? Qui trovi un articolo interessante per orientarti. E se vuoi ne possiamo parlare insieme, scrivimi pure!

Una preghiera per tutti voi, e vi chiediamo una preghiera per noi frati del blog, e per tutti noi consacrati nel mondo.

fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

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Data di aggiornamento: 06 Ottobre 2024
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