Cuore e mente

Il cuore è il centro vitale di noi stessi, sia biologicamente che per la nostra unità integrale. È il fulcro della nostra capacità di sentire e provare empatia.
03 Dicembre 2024 | di

Durante uno dei miei viaggi da pendolare mi è capitato di sentire una conversazione tra due ragazzi: uno raccontava della sua ultima conquista, e l’amico, dopo essersi complimentato, lo ha ammonito: «Mi raccomando, non darle il cuore». Questa frase rivela molto sull’affettività contemporanea, e non solo. Manifesta le contraddizioni di una cultura profondamente individualista, dove il legame è percepito come ostacolo alla libertà personale. Invece il legame è essenziale poiché siamo esseri relazionali e tutto è connesso, ce lo dice anche la scienza! La cultura, da questo punto di vista, è profondamente arretrata. 

Il cuore è il centro vitale di noi stessi, sia biologicamente che per la nostra unità integrale. È il fulcro della nostra capacità di sentire e provare empatia. Poiché, però, abbiamo paura di soffrire, ci affidiamo alle tante forme di anestesia disponibili (alcol, droghe, gioco d’azzardo, ecc.). Creiamo dipendenze per sentirci liberi! Un bel paradosso se ci pensiamo.

Il cuore ci fa accorgere delle ferite e ci spinge a prendercene cura (da cor urat, «scalda il cuore»). Non è mai contrapposto alla mente, ma forma un tutt’uno. Persino per Platone «La mente non si apre se prima non si è aperto il cuore». Non è un caso che l’ultima enciclica di papa Francesco, Dilexit nos, sia proprio dedicata al cuore, e in particolare al cuore di Gesù, che tutto riunifica in sé. Una lettura preziosa per questo tempo di Natale.

Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»! 

Data di aggiornamento: 03 Dicembre 2024

Articoli Correlati

06 Novembre 2024 | di
01 Ottobre 2024 | di
Lascia un commento che verrà pubblicato