Il senatore dei record
Degli attuali 93 membri del Senato del Canada, Tony Loffreda è l’unico italo-canadese, il primo nato oltreoceano. Di origini campane (mamma di San Gregorio Matese e papà di Dragoni, Caserta) – sposato con Angelina e papà di Davide e Sophia – dottore commercialista, Tony Loffreda è stato un banchiere di successo. Ma è soprattutto un campione di solidarietà: oltre a presiedere eventi per la raccolta di fondi a favore del Jewish General Hospital e del Montréal Cancer Institute, ha fatto parte di oltre venti consigli d’amministrazione come quello dell’Università Concordia, della Camera di commercio italiana in Canada e della Fondazione comunitaria italo-canadese. Un impegno che il Canada gli ha riconosciuto premiandolo con la Medaglia del Giubileo di Diamante della regina Elisabetta II, il Caring Canadian Award del governatore generale, la Medaglia del 150° anniversario del Senato del Canada, e la Medaglia d’oro del Luogotenente governatore del Québec.
Oggi Loffreda è membro delle Commissioni «Finanze», «Banche» e «Amministrazione», ed è vicepresidente del Gruppo interparlamentare Canada-Italia. «Ho lasciato tutti gli altri impegni – dice – e oggi sono orgoglioso di fare il senatore a tempo pieno. In Parlamento mi adopero per migliorare la vita di tutti i canadesi». Sul futuro, il senatore resta ottimista. I rapporti tra le due sponde dell’Atlantico sono idilliaci: «E questo grazie al Ceta, l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Canada, e alla Nato più unita che mai». Con l’ambasciatore d’Italia a Ottawa, Andrea Ferrari, «il dialogo è costante». Il legame con gli italo-canadesi è straordinario: «Il ricambio generazionale è inevitabile, ma la comunità resta fortissima. Anzi, il nostro profondo senso d’appartenenza alle radici è una ricchezza». Lo stesso che il senatore Loffreda sfoggia con orgoglio: parla fluentemente italiano e dialetto, fa il tifo per il Milan e legge la «Gazzetta dello Sport».
Un amore, quello per il calcio e i colori rossoneri, nato durante i Mondiali del 1994: «La nazionale italiana era piena di milanisti, ma la finale persa col Brasile mi ha spezzato il cuore». Da quel momento «ho cominciato a leggere la “Gazzetta” e a seguire le partite su Rai Italia». È così che ha imparato l’italiano. Senza trascurare «Il Cittadino Canadese», il giornale italiano di Montréal; il Picai, la Scuola di italiano; e la Messa domenicale nella Parrocchia della Madonna di Pompei. Proprio qui, nel 1997, Loffreda è diventato allenatore della squadra dell’oratorio, aggiudicandosi 16 campionati. Nel 2000, il Comune gli ha affidato la guida del Club di soccer «Elite Montréal-Concordia», con cui è riuscito a portare a casa 15 tornei provinciali e 5 coppe nazionali. Risultati davvero ragguardevoli. Tanto che è stato celebrato nella Montreal-Concordia Soccer Hall of Fame e nominato presidente del Comitato di Montréal per i Mondiali in Nord America del 2026.
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