Nel brano dei discepoli di Emmaus, uno dei più iconici della Pasqua, Gesù si fa vicino, cammina con loro, si fa raccontare quanto hanno vissuto. E poi li aiuta a riguardare a quella realtà con occhi diversi.
La testimonianza di Claudia Finzi viene offerta in questo libro in cui i suoi famigliari ripercorrono gli ultimi anni della sua vita, a partire dagli appunti da lei scritti in quel periodo. Nella seconda parte sono riportati degli stralci dai suoi diari della giovinezza, il legame con il movimento di Comunione e Liberazione, le sfide della sua vita. Potersi dire «stranamente felice» mentre lotta con un tumore è una grazia che viene da lontano, dalla scoperta di un tesoro che riempie la vita.
Il racconto di un naufragio, interminabili ore in acqua con il mare forza 7, tempo che diventa lotta per la sopravvivenza e insieme spazio del ricordo. Riaffiorano alla mente tante persone e situazioni vissute dal protagonista, un tessuto vitale che lo spinge a non arrendersi: i genitori separati, la moglie, la figlia Rebecca, il caro zio coinvolto anche lui nell’incidente in mare e ora come lui disperso, e la promessa del nonno, avuta in un sogno, di ricevere la «chiave della vita».
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In Basilica sono numerosi sia i «frati» non sacerdoti sia i «padri», cioè i frati ordinati. Tutti insieme lavorano, supportandosi a vicenda, perché il grande Santuario sia un luogo di fede sempre bello e accogliente.