Un breve saggio in cui Morin, a partire dalla sua memoria storica, mette a disposizione il suo pensiero critico e autocritico per considerare la tragedia della guerra nella complessità del mondo in cui viviamo, sempre più interconnesso ma non solidale. Tratteggia alcune deformazioni (come la «spionite», l’isteria di guerra e la criminalizzazione del popolo nemico), per poi concentrarsi sul contesto dell’Ucraina, proponendo alcune interessanti chiavi di lettura e richiamando l’urgenza della pace.
Nel giorno in cui ricordiamo santa Chiara vogliamo ascoltare alcune sue parole, prese dalla terza lettera che ha scritto ad Agnese di Boemia (Fonti Francescane 2892-2893).
«Un percorso di parole e voci. Un viaggio verso un luogo nel quale scoprirci tutti più umani». È questa la proposta che l’autrice, giornalista professionista, offre a chi voglia mettersi in ascolto di questo libro. Non si tratta, infatti, di una semplice lettura, ma dell’incontro con esperienze di molte persone (sacerdoti, monaci e religiose, educatori e psicologi) che hanno fatto dell’ascolto una parte essenziale della loro vita, nei vari ambiti in cui sono impegnate.
L’esperienza di un uomo, un giornalista, poi entrato in politica fino al ruolo di presidente del parlamento europeo, raccontata attraverso i suoi discorsi e gesti, e dando la parola a chi l’ha conosciuto, ha collaborato con lui o ha goduto della sua amicizia. Imparziale, tenace, amabile, Sassoli ha coniugato valori radicati nella storia con la promozione concreta del bene comune, nel sogno di un’Europa dalla parte dei cittadini, specialmente di chi non ha voce, e aperta al mondo.
Nella discussione tra sostenitori dell’assistenza sanitaria pubblica e quelli di un’assistenza privata, su un punto non si può derogare: la garanzia di tutela della salute di tutti, in particolare dei più poveri.