Il testo è una rivisitazione della vita di Manzoni, ricostruita a partire dalle sue opere e da altri testi di riferimento: un misto di storia e di invenzione che fornisce un’immagine complessa del protagonista. Un filo rosso del libro è il costante parallelo tra la vita di Manzoni e la sua opera principale, i Promessi Sposi.
Nata come studiosa e traduttrice di Kierkegaard, subito dopo la fine della guerra Angela Zucconi entrò nel giro del cosiddetto «servizio sociale» e fondò con Maria Comandini Calogero la prima scuola non confessionale del servizio sociale.
Il missionario lombardo padre Gigi Maccalli ha vissuto l’esperienza del sequestro per opera degli jihadisti tra il 2018 e il 2020, esperienza che ha raccontato nel suo primo libro, Catene di libertà. Nel nuovo volume vengono presentate cinque tappe del suo percorso umano e spirituale, legate strettamente all’esperienza di prigionia. Un tempo molto difficile, nel quale vive una conversione profonda e dal quale emerge il grido: «Liberate la pace».
Uomini che hanno sfidato le cime e le pareti più inaccessibili, toccati dalla paura e dal dubbio, chiamati a fare scelte che decidono della vita o della morte. L’introduzione si apre con l’incontro con Mazeaud, uno dei più grandi alpinisti del secolo scorso, che ha tentato l’assalto alla parete del Pilone centrale del Frêney del Monte Bianco (1961), impresa nella quale si è salvato solo lui con due italiani, tra cui Walter Bonatti.