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Mariapia Veladiano

Quel che ci tiene vivi

Recensione di

C’è tutta Mariapia Veladiano in questo suo nuovo romanzo da poche settimane in libreria: Quel che ci tiene vivi, Guanda editore. C’è il dolore, che non è mai arido e ripiegato su se stesso, ma umanizzante e generativo perché accolto e curato. C’è la diversità, che diviene acuta consapevolezza di destini unici che però sanno unire invece che dividere. C’è il tema del rifiuto, che trova rispettosa comprensione, perché sempre frutto doloroso di un male antico.

Il suo libro «L’amore da vecchia» ha vinto il Premio Strega Poesia. A tu per tu con Vivian Lamarque, una delle più importanti poetesse italiane.

31 Maggio 2023 | di

A Matera c’è una «stanza dei manga» dove i giovani leggono, si incontrano, discutono e si informano. Un luogo di tranquillità dove web e reale sono alleati.

26 Maggio 2023 | di
Nello Scavo

Libyagate

Inchieste, dossier, ombre e silenzi
Recensione di

Bisogna leggerlo l’ultimo libro di Nello Scavo, Libyagate. Inchieste, dossier, ombre e silenzi. Dovremmo leggerlo tutti, ma in particolar modo chi ha responsabilità di governo e per ben tre volte ha riconfermato lo scellerato patto con il governo libico per bloccare le partenze dei migranti dai porti della Libia.

Thilo Krause

Che si dice mentre tuona

Recensione di

Una raccolta di poesie (tradotte e curate da Roberta Gado) del poliedrico autore tedesco, dottorato in ingegneria economica, sposato con un’italiana e residente a Zurigo. È una poetica delle cose in cui entra anche il sapere tecnico, in un dialogo che schiude uno spazio all’interno del quale «siamo sempre tutti invitati», alla ricerca di una verità non generale, ma puntuale, che «canti ciò che unisce l’uomo agli altri uomini ma non neghi ciò che lo disunisce e lo rende unico e irripetibile».

Martin Werlen

Dove andremmo a finire?

Una Chiesa che osa la conversione
Recensione di

Verrebbe spontaneo pronunciarla al futuro quella frase del titolo (Dove andremmo a finire?), invece che al condizionale come in effetti è. Ma sarebbe un grave errore, perché è proprio il condizionale la dimensione in cui si dipana questo volume: il condizionale è, infatti, il modo verbale che esprime incertezza (desideri, dubbi, ipotesi…), e l’incertezza è esattamente lo stato in cui si trova oggi la Chiesa.

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