Un miracolo di... libro
Anche quest’anno si va in vacanza: c’è chi va per le spiagge dove ci sono ombrelloni di tutti i colori, chi per i sentieri dei monti a cercare tranquillità, e chi per Paesi esotici. Le destinazioni sono varie, ma tutti hanno lo stesso obiettivo: staccare la spina dalla quotidianità. Quello delle vacanze è un tempo in cui la creatività si può sfogare, permettendoci di sognare. Ma come si fa a far sognare la mente? Ci vuole una bella favola, come quella che Antonio Bello (detto don Tonino), vescovo della diocesi di Molfetta negli anni Ottanta, ci ha raccontato nel suo libro Milagro. Piccolo prodigio di luce. Il 10 agosto ricorre l’anniversario della nomina a vescovo di don Tonino e, quando penso a lui, mi si apre l’immagine di un uomo di pace e di accoglienza, due termini che a mio avviso vanno a braccetto con il termine «vacanza».
Mesi fa ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione di questo libro di don Tonino, tradotto ora con il metodo della CAA (Comunicazione aumentativa alternativa) – ultima pubblicazione per la collana «Parimenti. Proprio perché cresco» della casa editrice la Meridiana –, che si è svolta a Bologna lo scorso 22 aprile. Milagro è una favola moderna che racconta di una bambina speciale, incontrata durante un viaggio in Argentina nel 1992. La parola milagro significa miracolo e questa bambina era per davvero un miracolo di tenerezza, in grado di portare luce anche in un luogo fortemente segnato da sofferenza e povertà. Infatti, si legge: «Vidi un libro aperto sul tavolo, vicino ai piatti e alle scodelle. Lo presi tra le mani e lessi sulla copertina il titolo: El Santo Evangelio de nuestro Señor Jesucristo. “Il Santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo”. Sentii una grande emozione. Mi sembrava di entrare in una casa di parenti e dissi alla donna: “Sono molto felice che voi leggiate il Vangelo”. Allora la donna disse: “Unica esperanza por nuestra pobreza” “È l’unica speranza per affrontare la nostra povertà”. […] Dunque in quella baracca le persone non erano disperate. Anche se erano molto povere, le persone speravano di poter avere una vita nuova, senza povertà e senza ingiustizie».
Il clou della favola è proprio questa immagine del Vangelo aperto sul tavolo della cucina: per don Tonino è scattata una illuminazione che lo ha portato a pensare che «questo è il vero miracolo». Perché, in fondo, contro quella povertà bisognava solo alzare lo sguardo al cielo, come facevano i bambini che, nonostante corressero con i piedini nudi in mezzo al fango, erano rapiti dal volteggiare degli aquiloni colorati nel cielo. È un bell’insegnamento quello di andare oltre al visibile per scrutare l’invisibile, per cogliere la dignità e l’identità di ogni essere vivente. Perché la pace si costruisce guardando l’invisibile. Alla presentazione del libro di don Tonino c’era, oltre a Luca Cenci – coordinatore del gruppo di lavoro Librarsi della Cooperativa Accaparlante di Bologna – anche Matteo Zuppi, cardinale di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, che nel suo intervento ha incoraggiato gli organizzatori a dare vita ad altri momenti analoghi per diffondere una cultura di pace, momenti in cui il dialogo è protagonista.
Che dire? Milagro è un libro da portare sempre con sé, anche in vacanza, per continuare a sognare! Scrivete a claudio@accaparlante.it e sulle mie pagine Facebook e Instagram.
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