Le assumiamo spesso senza porci tanti problemi. Chi saltuariamente e chi invece, complice l’età e le patologie, ogni giorno. Le pillole fanno parte della nostra quotidianità. Ma le conosciamo davvero? Parte dalla domanda «Cosa sono i farmaci» il libro Pillole di tutti i colori di Libero Berrino e Loredana Bergamini. «La parola “farmaco” deriva dal greco pharmakon, che vuol dire “rimedio, medicina”, ma anche “veleno” perché non solo in grado di guarire, ma pure in grado di determinare effetti tossici anche letali» premettono gli autori.
Il testo nasce da un lavoro di Pax Christi International che rilegge la vicenda di Gesù secondo la categoria della nonviolenza. In un clima di scontro (il popolo è sotto la dominazione romana), Gesù compie un’azione politica e pubblica, che viene riconosciuta attraverso sette verbi: prevenire, intervenire, resistere, riconciliare, difendere, costruire e vivere. La sua testimonianza, effettiva e creativa, si compie nel dono della vita (morte in croce) e della pace (prime parole del risorto).
Il breve saggio del padre domenicano è pubblicato in traduzione dal francese; il titolo originale letteralmente recita: Sulla montagna. Asprezza e grazia. Infatti, il testo con cui l’autore si confronta è quello del Discorso della montagna (Mt 5-7), che lui stesso ha riscoperto proprio nei luoghi in cui per la prima volta è stato pronunciato. La domanda di fondo che ci accompagna nella lettura è la seguente: se Dio ci ama gratuitamente, perché chiede di osservare dei comandamenti che, all’atto pratico, sono spesso fuori dalla nostra portata?
L’autore del testo, prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica (ora Dicastero per la Cultura e l’Educazione), ha un bagaglio importante di studi in ambito psicologico, antropologico, teologico e canonico. La sua proposta è una sintesi che dà indicazioni su un metodo per favorire il dialogo, in un tempo in cui sembra prevalere la conflittualità come modalità di affrontare le questioni.
A illuminare il contenuto di questo piccolo scrigno pieno di sorprese è lo stesso autore, nell’introduzione al volume: «Sulla scia di grandi maestri conosciuti di persona o frequentati sui libri ho provato a rintracciare nei romanzi che mi hanno appassionato una presenza divina, una traccia di cristianesimo, una domanda (e spesso anche una risposta) spirituale».
Il libro si propone di mostrare che la teoria secondo cui l’Universo è unicamente materiale è molto più difficile da sostenere rispetto all’esistenza di un dio creatore. Nella prima parte spiega, in modo articolato e comprensibile, le teorie del Big Bang, il principio antropico e la morte termica dell’Universo, nonché altri risultati nel campo della biologia.